INIZIATIVE A SOSTEGNO DEI ROM DELLA DIASPORA PAVESE.
Il gruppo di volontari che quotidianamente si occupa di dare assistenza e garantire i diritti fondamentali ai cittadini Rom che si trovano ancora in stato di disagio e precarietà, e che si riunisce con continuità in Prefettura o nella sede della Caritas, ha deciso, in seguito alla donazione di Roberto Malini, di aprire un Conto corrente sul quale i cittadini potranno contribuire a ciò che ancora in pochi stanno facendo. Il CC sarà aperto dalla Caritas di Pavia. Appena possibile forniremo gli estremi per i versamenti. Ricordo che sono ancora tre i nuclei familiari a Pieve, uno a Cascina de Mensi, un altro dimora sotto una tenda nei pressi di Pavia, e altri dovranno lasciare le dimore temporanee e di accoglienza a breve. I pochi volontari si stanno facendo in quattro per cercare abitazioni e lavoro, e mettere questi cittadini europei nelle condizioni di far fronte ai requisiti che la Legge 30 esige che abbiano, per evitare allontanamenti e gli interminabili ricorsi presso il Tribunale. Inoltre, prima troveranno una sistemazione stabile e prima i bimbi potranno godere del pieno e sereno diritto all'istruzione. In questa fase diventa quindi necessario il contributo di tutti coloro che ritengono che, dopo la grande manifestazione, si debba dimostrare concreta volontà di continuare il sostegno. (ic)
Il gruppo di volontari che quotidianamente si occupa di dare assistenza e garantire i diritti fondamentali ai cittadini Rom che si trovano ancora in stato di disagio e precarietà, e che si riunisce con continuità in Prefettura o nella sede della Caritas, ha deciso, in seguito alla donazione di Roberto Malini, di aprire un Conto corrente sul quale i cittadini potranno contribuire a ciò che ancora in pochi stanno facendo. Il CC sarà aperto dalla Caritas di Pavia. Appena possibile forniremo gli estremi per i versamenti. Ricordo che sono ancora tre i nuclei familiari a Pieve, uno a Cascina de Mensi, un altro dimora sotto una tenda nei pressi di Pavia, e altri dovranno lasciare le dimore temporanee e di accoglienza a breve. I pochi volontari si stanno facendo in quattro per cercare abitazioni e lavoro, e mettere questi cittadini europei nelle condizioni di far fronte ai requisiti che la Legge 30 esige che abbiano, per evitare allontanamenti e gli interminabili ricorsi presso il Tribunale. Inoltre, prima troveranno una sistemazione stabile e prima i bimbi potranno godere del pieno e sereno diritto all'istruzione. In questa fase diventa quindi necessario il contributo di tutti coloro che ritengono che, dopo la grande manifestazione, si debba dimostrare concreta volontà di continuare il sostegno. (ic)
2 commenti:
Credevate che lo facessero per la gloria? Soldi, Soldi, Soldi.. solo soldi vogliono. Prendono contributi da ogni ente amministrato dalla sinistra ed in più sistemano tanta brava gente tramite le cooperative sociali che gestiscono loro dando anche lavoro a clandestini in nero. Soldi, solo soldi vogliono, altro che solidarietà! Grazie e buon lavoro, Gino.
pota
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