Stanotte un paio di rom in fuga tra le campagne della località Gandina hanno infuocato gli animi dei residenti che presidiano il proprio territorio al fine di tutelare il rispetto della legalità. Poco prima di mezzanotte un uomo di carnagione scura, probabile nomade, è stato visto armeggiare vicino a delle auto in sosta e fuggire, accortosi di essere stato sorpreso, all'interno di un campo di melica. I cittadini hanno invitato il fuggiasco a uscire dal campo ed hanno cercato di aiutarlo a trovare la via di uscita senza perdersi nella campagna. Con l'ausilio delle potenti torce e la perlustrazione del campo si è cercato di rendergli agevole il rientro alla sua dimora ma, l'ospite, ha preferito dileguarsi dalla parte opposta per essere poi rivisto tra i campi davanti all'ingresso della casa della curia che ospita i nomadi sfrattati da Pavia. Non si ha la certezza che fosse la stessa persona avvistata mentre si muoveva con circospezione tra alcune macchine dinanzi ad una elegante residenza che confina con la campagna, certo è che anche questo nottambulo dei campi di grano è riuscito a sparire tra le secche coltivazioni pronte da mietere. Nel frattempo è giunta sul posto un'altra pattuglia dei carabinieri che non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e rinforzare il presidio di forze armate ancora troppo esiguo per un'insediamento di famiglie dedite all'agricoltura che non hanno alcuna intenzione di dover convivere con decine di rom che, essendo troppo lontani da altri centri abitati, graviterebbero necessariamente sul territorio di Pieve Porto Morone ed in particolare di Casoni.
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